Grotta dell’Olio e Cunicoli

Grotta dell’Olio e Cunicoli

16 febbraio 2016 Vita da Diving 0
Immersione alla Grotta dell'Olio e cunicoli - Capo Gallo.

Grotta dell’Olio e Cunicoli: è’ la prima immersione che ho fatto a Palermo, oltre dieci anni fa, ed è quella che mi ha fatto innamorare di questa costa. Tanto bella quanto facile, è adatta agli Open (quale ero io allora) ma piacevole per tutti; negli anni vi abbiamo portato neofiti che si sono innamorati della subacquea, così come subacquei esperti che, dopo le prime perplessità “ma come, scendiamo solo fino a 14 metri?” è stato difficile tirare fuori dall’acqua e, quando finalmente sono usciti, hanno mantenuto a lungo il sorrisone soddisfatto stampato in faccia.

Per poter descrivere l’immersione è necessario dividerla in due. La grotta e i cunicoli. Ciascuna parte varrebbe un’esperienza a sé, ma il giro classico, per prossimità, li prevede entrambi.

 

La grotta dell’Olio

Ampia, bella, facile, illuminata dalla luce naturale che entra sia dall’ingresso che da un’apertura nella volta. Vi si può entrare anche nuotando o con una piccola imbarcazione, se il mare è calmo. I sub entrano in immersione passando attraverso un arco di roccia, posizionato poco fuori dall’ampio ingresso della grotta, per poi riemergere al suo interno e godersi i giochi di luce nell’acqua e sulle pareti. La perlustrazione subacquea della cavità (fondale massimo 6-7 metri) è un’avventura per gli Open, ma può mostrare fauna tipica ad occhi più allenati, come spugne, crostacei e molluschi.

 

I cunicoli

Usciti dalla grotta ci si inoltra tra i cunicoli, la mia passione. Nulla di complicato, molto aperti e ben illuminati, questi passaggi tra – e sotto – le rocce sono, soprattutto agli occhi dei subacquei meno esperti, una vera avventura. Tunnel, cunicoli, passaggi e anfratti, alcuni più larghi altri strettini, che la guida percorre in ordine sempre diverso, adeguando il percorso ai subacquei, facendo di fatto vivere un’esperienza sempre nuova e sempre divertente. Anche qui gamberi, cerniotti, pesciolini vari creano motivi di interesse, ma sono soprattutto gli scorci blu tra le rocce, il gioco di sali-scendi-infilati-sbuca fuori che diverte e sorprende.

Insomma, un’immersione “tipica”, di quelle che si fanno e rifanno, ma che ha sicuramente un senso fare e rifare.